Nel caso in oggetto i condomini di uno stabile proponevano atto di citazione per l’annullamento della delibera condominiale viziata, poiché in sede di assemblea vi avevano presenziato dei soggetti non muniti di regolare convocazione ed indebitamente concorsi alla formazione della volontà dell’organo assembleare.

 

A tal proposito il Giudice ha ritenuto evidenziare la circostanza secondo la quale ogni eventuale vizio formale deve essere fatto valere solo ed esclusivamente dal soggetto interessato dalla denunziata violazione e non dagli altri condomini presenti.

Il Giudice, in conclusione, ha rigettato ogni domanda ed eccezione proposta dai condomini attori poiché non ritenuti attivamente legittimati all’impugnazione della delibera.

Studio della materia a cura della Dott.ssa Maria Laura Giuliani – foro di Taranto

Articolo pubblicato in collaborazione con Diritto e Difesa

Va revocato l'amministratore condominiale che non rende conto della sua gestione

Il Tribunale di Taranto, II Sez.civile, con sentenza del 21/09/2015 ha fatto luce in merito al caso della revoca dell’amministratore condominiale allorquando ometta di presentare il rendiconto di gestione.

Nel caso in oggetto il condominio ricorreva contro l’amministratore in carica poiché resosi colpevole di non aver convocato l’assemblea al fine di sottoporre a quest’ultima l’esame dei bilanci consuntivi relativi a due annualità.

Il Giudice a tal proposito ha chiarito che, ai sensi dell’art 1129 c.c., il non rendere conto della gestione costituisce grave irregolarità, al pari dell’omessa convocazione dell’assemblea per la sua approvazione, che al più tardi deve avvenire entro 180 giorni prescritti ex art. 1130 c.c.

In conclusione disponeva la revoca dell’amministratore condannando quest’ultimo alle spese del giudizio.

Distacco impianto di riscaldamento: legittimo se non derivano svantaggi condominiali

Il Tribunale di Taranto – II Sez.civile – con sentenza del 25/01/2016 n.240 ha chiarito che è legittimo il distacco dell’impianto di riscaldamento di un’unità immobiliare da quello centralizzato nel caso in cui da ciò non derivino significativi svantaggi per l’intero condominio.

Il Tribunale di Bari con sentenza n. 1355/2016 si è pronunciato in merito al procedimento di riscossione dei crediti ed oneri condominiali chiarendo anche aspetti problematici circa la legittimazione processuale.

Nel caso in oggetto un condominio ricorreva per l’ottenimento di un decreto ingiuntivo, il quale, successivamente alla sua emissione, veniva immediatamente opposto con atto di citazione dal soggetto ingiunto poiché dichiaratosi semplice inquilino dell’immobile.

A tal proposito il Giudice del Tribunale barese ha chiarito che “in materia condominiale non trova applicazione il principio dell’apparenza del diritto, conseguendone che solo il proprietario dell’immobile sia tenuto a pagare gli oneri condominiali. Ed ancora in caso di azione giudiziale da parte dell’amministratore di condominio per il recupero delle quote di spese di un’unità immobiliare è passivamente legittimato il vero proprietario di detta unità e non anche chi possa apparire come tale”.

In conclusione, constatato ed accertato il difetto di legittimazione passiva dell’inquilino ingiunto, l’A.G. adita dal condominio provvedeva a revocare il decreto ingiuntivo emesso condannando nel merito, quindi, il reale proprietario dell’immobile al pagamento della somma relativa ad oneri condominiali oltre interessi legali ed il condominio al pagamento delle spese processuali dell’inquilino opponente.